domenica 28 dicembre 2008

Può l'ecumenismo iniziare dal Santo Sepolcro?

Alcune settimane orsono sono circolate in TV delle angoscianti riprese, che mostravano religiosi di differenti confessioni cristiane malmenarsi di brutto, utilizzando come armi, oltre le nude mani, anche gli oggetti sacri presenti dentro l’area del Santo Sepolcro in Gerusalemme.
Anch’io nel luglio di quest'anno ho visitato il Santo Sepolcro e la scena della rissa furibonda tra religiosi, divulgata dai mass media, mi ha riportato alla memoria un’altra scena, che mi è rimasta come un pugno conficcato nello stomaco.
Mi riferisco al dato di fatto che proprio dentro la Basilica, che ha spazi ovviamente limitati perchè densamente occupati da tutte le memorie che vi si celebrano, si trova un'ampia area che dovrebbe essere dedicata al sollievo dei tantissimi e stanchi pellegrini, che arrivano al Santo Sepolcro: in parole povere si tratta di un ampio spazio con bagni e lavelli, che invece di essere dedicata al decoro e alla decenza dei pellegrini, è tenuta in condizioni di inagibilità totale. Infatti, le porte dei bagni sono scardinate, i lavelli asportati e antichi rubinetti sversano direttamente su un bel pavimento marmoreo, la pulizia è inesistente e l'odore è nauseabondo: il tutto nel bel mezzo dello storico edificio che custodisce il Santo Sepolcro!
Un francescano del luogo ci ha fatto notare che non è possibile intervenire in alcun modo, perchè la consuetudine di Terra Santa permetterebbe a chi ripara e cura un qualche luogo sacro, di accampare poi su di esso anche una sorta di diritto di proprietà! Giacché il Santo Sepolcro è “con – custodito” da tante diverse Chiese cristiane, non è possibile far nulla, perchè ogni confessione impedisce all'altra di fare qualcosa.
E così, quello che non hanno fatto i legionari romani, che si sono rifiutati di tagliare la tunica del Cristo per dividersela (Gv 19,23-24), episodio che nel messaggio evangelico significa l'unità della Chiesa di Cristo, sono riusciti a farlo le diverse confessioni cristiane!
Io non so chi ha la potestà di intervenire, però ritengo che il Vaticano, che non è solo un'autorità morale, ma anche economica e politica, potrebbe e dovrebbe intraprendere un'azione ecumenica specifica per il Santo Sepolcro e cercare di portare alla ragione alcune decine di scalmanati monaci di diverse confessioni cristiane!
E' ragionevole che la Curia Romana si occupi di tutto quello che succede in Italia e nel mondo e non si occupi della buona custodia dei Luoghi Santi?
Sua Santità Benedetto XVI, del quale è stato annunciato un pellegrinaggio in Terra Santa, voglia, assieme agli altri capi delle diverse confessioni cristiane, spendersi anche per il decoro ed il rispetto dei luoghi di Terra Santa: lo dico veramente con accorata, deferente e, soprattutto, fiduciosa intenzione!
Da dove deve iniziare l'azione ecumenica delle Chiese cristiane, se non dal Santo Sepolcro?
Con speranza,

Andrea Volpe

martedì 16 dicembre 2008

Politica, mafia, malcostume e sanità

Nella stampa dei giorni scorsi sono circolate dichiarazioni contro l’Assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo, considerato reo di avvertire l’opera di mafia e clientelismo nel sistema sanitario della nostra Isola. Gli appunti sono pervenuti da parte di alcuni politici, come Vizzini e Caputo, ed hanno il seguente tono: «Se l'Assessore Russo sa i nomi, perchè non li fa»!
Certo non è meritevole per questi politici che io adesso mi trovi costretto a ricordare che in Sicilia la mafia spesso si respira, come un diffuso gas tossico, ma è cosa veramente complicata e difficile riconoscere dove quest’aria insalubre venga prodotta e inquinata.
Per questo, sarebbe compito della politica non colpevolizzare chi si sente soffocato da quest'aria pestifera, ma adoperarsi perchè arrivino correnti fresche e pulite che possano spazzare via tutto ciò che c'è di compromesso e stantìo nella politica siciliana!
Ben altro, mi pare, dovrebbe essere l'atteggiamento da tenere.
I materiali di consumo acquistati in emergenza a prezzi esorbitanti dalle strutture sanitarie, perchè chi è addetto al servizio di espletare le gare non fa il suo dovere, l'endemica disorganizzazione delle strutture sanitarie pubbliche, la dissonanza tra personale inutilizzato e personale sovraccarico di lavoro, il privilegio di personale sanitario assunto e protetto dal potente politico di turno e la consequenziale sperequazione di trattamento, assieme a tanti altri costituiscono fatti che sono sotto gli occhi di tutti!
Di questo dovrebbero occuparsi i politici e, di conseguenza, adoperarsi affinché un assessore di buona volontà possa operare proficuamente!
E questo appello ai politici non può essere differenziato tra politici di sinistra e politici di destra, ma è un appello che va indirizzato indistintamente a tutti, perchè tutti in questo campo hanno qualcosa da farsi perdonare!
E a qualunque politico, di destra o di sinistra, che si opponga a questa rifondazione del servizio sanitario regionale, è addebitabile la volontà sospetta di voler mantenere lo "status quo".
Questo è il tipico caso in cui il farsi indietro dei politici di sinistra, solo perchè opposizione, sarebbe la dichiarazione esplicita di connivenza con ciò che c'è di più oscuro ed inquietante nella politica malata della nostra Isola.
Qualcuno, sia a destra che a sinistra, l'ha capito.
Speriamo che i rigurgiti di politici, come quelli sopra segnalati, siano sempre più rari e marginali e si possa procedere realmente sulla via del progresso e del risanamento etico e culturale delle nostre istituzioni.

Andrea Volpe