giovedì 9 ottobre 2008

Come dare una mano a Lombardo nell’opera di razionalizzazione dell’amministrazione regionale?

Come dare una mano a Lombardo nell’opera di razionalizzazione dell’amministrazione regionale?

Molti commentatori politici della stampa regionale si chiedono cosa faranno i parlamentari del PD in riferimento alla politica di dimagrimento e di razionalizzazione della spesa regionale, portata avanti dal Presidente Raffaele Lombardo.
Io temo che l’attesa che i parlamentari regionali del PD possano dare una mano alla campagna di razionalizzazione dell'amministrazione regionale di Lombardo andrà delusa!
Infatti, oggi, tutti i parlamentari regionali, sia di maggioranza che di opposizione, vivono dei medesimi espedienti clientelari e assistenzialistici: in questo sono assolutamente omologati tra di loro e sono portatori degli stessi interessi.
Se veramente Raffaele Lombardo vuole portare avanti un programma di risparmi e di efficienza nell'elefantiaca amministrazione regionale, deve trovare nuove sponde nell'opinione pubblica ed in un diverso personale politico.
Penso che proverà a fare questa operazione strutturando l'MPA, il partito da lui fondato, e che, come ha detto nel corso dell'Assemblea tenutasi alla Fiera del Mediterraneo martedì scorso, vuole portare ad essere il primo partito siciliano!
Rimane ai Siciliani di buona volontà e di lungimirante intelligenza impegnare in questo percorso l’attuale Governatore della Regione Sicilia e dargli, su queste basi, l’appoggio che lui stesso chiede.

Andrea Volpe

Cosa si può fare per gli ultimi?

Cosa si può fare per gli ultimi?

A Palermo si è nuovamente riaccesa l’annosa questione dei “senza tetto” e la cattedrale è di nuovo occupata, oserei dire tra l’indifferenza generale!
Mi pare che sul problema degli ultimi c'è un generale fraintendimento, a Palermo come anche nel resto d'Italia, che conduce a due prospettive divergenti: o gli ultimi vengono ignorati, se non addirittura repressi, in attesa che chi sa quale atteso progresso socio-economico porti alla loro spontanea estinzione, oppure vengono considerati come una sorta di categoria protetta ai quali è concesso poter far tutto con la solidale tolleranza dei più illuminati.
Entrambe le prospettive, sebbene divergenti, hanno paradossalmente un punto in comune, che è “il non fare nulla” a livello pratico per intervenire e risolvere la questione alla radice.
In questi giorni, in cui i potenti del pianeta sono impegnati a dare fondo alle riserve finanziarie statali per salvare i ricchi della terra (e non lo dico con disappunto, ma come uno dei compiti di chi ha la responsabilità di gestire l'economia mondiale), non si trovano amministratori di buona volontà che sappiano affrontare in modo decoroso, il problema dei poveri, che stanno sotto la propria casa, avviando soluzioni virtuose in grado di "convertire" la loro visione di vita e di fornir loro i mezzi per risollevarsi dallo stato di indigenza nel quale versano?
Lo scontatissimo adagio: «Se vedi un uomo che ha fame, non gli dare un pesce, ma insegnagli a pescare», qui è quanto mai opportuno.
Certo è più faticoso ed impegnativo insegnare a pescare rispetto ad un’occasionale elemosina, ma è risolutivo del problema e, nello specifico, più rispettoso della dignità umana.

Andrea Volpe

domenica 5 ottobre 2008

Chi oggi fa politica in Sicilia?

Ormai è il ritornello ricorrente: "Tutto è nelle mani di Lombardo"!

Nella storia isolana l'unico che abbia avuto un potere così esclusivo è stato forse Silvio Milazzo, per chi se lo ricorda, e la cosa finì male, almeno per lo stesso Milazzo!

Nemmeno Governatori come Rino Nicolosi e Salvatore Cuffaro si sono ritrovati con tale carico di potere esclusivo e di responsabilità, come quello che attualmente pende sul capo di Raffaele Lombardo.

E mentre il merito non è tutto di Raffaele Lombardo, il demerito sicuramente è tutto dei politici e della politica siciliana, che si è chiusa, a destra come a sinistra, sulla salvaguardia spicciola di questo o quell'esponente politico!

Voglio sottolineare che la mia sfiducia nei rappresentanti dell’opposizione del PD siciliano non è indiscriminata, ma mi pare che tutti sperimentiamo quotidianamente che ad esser sistematicamente nulla è la risultante della loro azione politica complessiva: mentre Antonello Cracolici denuncia che a Roma il PD siciliano non gode di alcuna considerazione, Alessandra Siragusa raccoglie le firme a supporto della linea politica di Veltroni!

E, d’altra parte, quella in Lombardo è una fiducia ben riposta? Ad essere pregiudizievoli sicuramente no!

Ma è l’unica strada politica che oggi la Sicilia si trova a percorrere.

Che si può fare?

Solamente stare col fiato addosso al Governatore Lombardo e sperare bene per il futuro dell’Isola.

Purtroppo al momento non mi pare che si possa fare altro, perché sia a destra che a sinistra nessuno è in grado di creare un’alternativa!

Andrea Volpe