martedì 15 aprile 2008

Secondo te, come è che andrà?

Mi pare importante che a caldo diamo le nostre impressioni.
Io vi dico la mia.
Secondo me l'Italia continuerà il suo lento, ma inesorabile declino, almeno per altri 10 o 15 anni, ispirandosi alle seguenti linee di vissuto esistenziale:
- intetresse privato nella pubblica gestione;
- politica come arricchimento personale;
- pubblica amministrazione a rotoli;
- decadenza materiale e biologica per scarso interesse al decoro pubblico e personale ("munnizza" e quant'altro);
- decadenza morale e spirituale;
- attaccamento al potere anche da parte delle identità spirituali;
- delinquenza e disoccupazione (queste vanno a braccetto!);
- denatalità (questo è il sintomo più devastante perchè intacca l'aspetto biologico);
- decadenza dei nostri costumi.

Non si pensi che scrivo questo perchè ha vinto "BossBerlusconi", perchè sono convinto che tutti, da Veltroni a Bertinotti, abbiamo fatto qualcosa per regalargli l'Italia!
Il fatto è che noi italiani non ci vogliamo bene, siamo un'etnia in crisi e cerchiamo le briciole di coloro che, da destra a sinistra, hanno l'arroganza di prevaricare il prossimo.
Penso che bisogna saper andare in apnea e aspettare tempi migliori, non tanto per i nostri figli, ma, se finisce bene, per i nostri nipoti.
Spes ultima dea reliquit mortales all'apertura del mitico "vaso di Pandora"! Ma, per fortuna, noi siciliani diciamo anche: "Finchè c'è vita, c'è speranza"!.
Mi auguro che non siate pessimisti come me!
Arrivederci,

Andea Volpe

7 commenti:

Ciminnensis ha detto...

MA CHE COLPA ABBIAMO NOI…?
La vera colpa di questo disastro elettorale è di tutti coloro che, a sinistra, hanno capito troppo tardi o, cosa gravissima, non hanno capito affatto che il primo vero problema da risolvere in Italia era (e, ahimé!, è) il conflitto di interessi, in un Paese in cui il conflitto nasce tra il ruolo politico del Cavaliere e il fatto che detiene (con metodi e sistemi di cui è meglio tacere) quasi tutti i palinsesti della TV generalista. Qualcuno contraddice a questa tesi, dicendo che mai Berlusconi ha fatto un comizio, un’esternazione, un monologo politico né nelle sue televisioni né tanto meno in quelle nazionali. Ora, a parte il fatto che ci sono stati invece dei casi acclarati di gravissimo abuso televisivo, molti non si rendono conto di quanto danno possano aver arrecato alla sinistra:
- i berlusconisti ‘devoti’ come Bruno Vespa, che (con il loro atteggiamento ipocrita e ‘gesuitico’ nel senso deteriore del termine) hanno consentito giudizi, esternazioni, dibattiti che hanno favorito di fatto la CdL in modo spudorato;
- i direttori di TG (qui si tace del caso clamoroso di sudditanza ideologica di uomini al soldo di Mediaset) che, con la sola impostazione degli interventi (prima un uomo politico di Sinistra, poi l’intervento del politico di Destra che neutralizzava o addirittura annullava il precedente intervento);
- i sostenitori ad oltranza della ‘par condicio’, quando è risultata cosa acclarata che da parte del Cavaliere tale criterio non è stato mai rispettato;
- i programmisti, gli sceneggiatori, i registi, i conduttori che hanno ammannito programmi pieni di veline, leggerezze, vacuità, spesso anche volgarità inaudite e sconcertanti oscenità), distogliendo il grande pubblico da una informazione ad ampio raggio e quindi da una scelta politica saggia e oculata;
Ora gli italiani (nella fattispecie gli estimatori del Grande Fratello, di Uomini e donne, di Porta a porta, e quant’altro abbiamo nei palinsesti di vacuo e volgare) hanno fatto una scelta, con la quale si va a sfasciare l’Italia. Infatti da oggi in poi tutto ciò che non è PD, è destra; e non una qualunque destra, europea, ma una Destra prettamente italiana, fascista e xenofoba.

Anonimo ha detto...

E i prezzi alti, i salari bassi, le tasse alte, il saldo, purtroppo negativo, del governo Prodi dove lo metti? I più, giustamente, ragionano con la pancia e solo dopo, se occorre, con la testa.
Sarebbero quindi scemi, incapaci di ascoltare criticamente la TV i cittadini italiani che hanno votato PDL?
Il bipolarismo porta all'alternanza, con il piccolo particolare che oggi c'è, oltre ad un grande Partito Democratico, un grande Partito del Nord, che è la Lega. Comunque tra 5 anni i salari saranno ancora più bassi, le tasse più alte e arriveremo alla seconda settimana appena. E le gente, ragionando con la pancia, voterà contro il governo. Prepariamoci a rigovernare tra 5 anni. Ma cominciamo a pensare come si fa a creare ricchezza, perchè questo, ancora, non lo sa fare nessuno.

Anonimo ha detto...

Molti nel centrosinistra e nella sinistra-sinistra non hanno capito che le ideologie sono defunte. Le persone sono interessate ai problemi reali e non teorici di lana caprina. Per fortuna ancora resiste un senso morale ed etico alimentato dalla Chiesa. Su questi valori si deve fare leva, oltre nel sapere vedere quali sono i VERI bisogni dei giovani, dei lavoratori,delle donne e dei pensionati e non quelli che molti discutono nei convegni e tavole rotonde varie. Andiamo nei quartieri a renderci conto di come vive veramente la gente e di quali siano le realtà vere e non quelle che ci immaginiamo noi di centrosinistra.

Anonimo ha detto...

sicuramente andrà bene e l'italia si rialzerà dalla brutta e pesante caduta subita durante il governo prodi. abbiamo toccato il fondo e non possiamo solo che rialzarci e tornare a respirare

claudio

zouzebi2 ha detto...

A Ciminnensis, che accenna alla xenofobia dell'Italia uscita dalle urne, desidero precisare che il ragionamento che fa una gran parte degli italiani è molto semplice ed anche legittimo. Ognuno di noi ha ricevuto un patrimonio inestimabile di cultura, di civiltà e di spiritualità: la nostra Nazione. Questo patrimonio, abbiamo il DOVERE di conservarlo intatto, di restaurarlo laddove può essere stato intaccato, di trasmetterlo integro e/o restaurato alle future generazioni che erediteranno anche lo stesso nostro DOVERE di tutelarlo da intrusioni di ogni specie. L'identità di una cultura e di una civiltà è riconoscible ed apprezzabile anche e soprattutto per la sua diversità dalle altre. La convivenza di diverse culture su uno stesso territorio rischia di fare scomparire ognuna di esse e di crearne di nuove. Quando si vogliono invece salvare tutte le culture e le civiltà oggi esistenti, occorre separarle il più possibile ed il più a lungo possibile perché anche per semplice "simpatia" si condizionerebbero tra loro. Per cui, garantendo sempre un territorio per ogni nazione, etnia, civiltà, l'equazione dovrebbe essere un territorio per ogni nazione e solo per essa laddove la nazionalità è cosa ben diversa dalla cittadinanza, quest'ultima essendo un puro dato burocratico.
Ricordo poi che durante la mia infanzia e la mia adolescenza studiavo che entrare da clandestino in un'altra nazione significava compiere un grave delitto, che comportava l'immediato arresto ed espulsione, e questo in qualunque paese, eccezion fatta per l'asilo politico rarissimamente conceso a singole persone, alti esponenti di opposizioni perseguitate nei loro paesi.
Il concetto di asilo politico per disoccupazione nel proprio paese non esiste, così come non può essere concesso ad intere popolazioni perseguitate. Se così fosse noi dovremmo accogliere tutti i tibetani, ai quali va la mia più profonda solidaretà, ma anche il mio non consenso a farli venire in Europa!
Allora, dopo aver restituito l'Africa agli africani (decolonizzazione), l'Europa rimanga ad uso esclusivo degli europei (in senso etnico e non burocratico) i quali hanno l'obbligo morale di aiutare gli abitanti del terzo mondo solo e a condizione che questi rimangano nei territori di origine, questo per salvare ogni identità, cinese, indiana, africana, islamica, europea e poterle trasmettere tutte integre ai nostri posteri.

zouzebi2 ha detto...

E QUESTA NON è XENOFOBIA MA RISPETTO DI TUTTE LE CIVILTà!

Pippo La Barba ha detto...

Non so come andrà. Posso dire come io mi augurerei che andasse. Sino ad ora ho creduto nel progetto del partito democratico, ma oggi mi rendo conto che esso è assai meno innovativo di quanto si voglia far credere. Nell'esperirenza di Palermo ho visto modalità operative vecchie e meno trasparenti rispetto a quelle in uso nella Margherita. Debbo fare degli esempi? La composizione delle liste nel nostro territorio per le politiche imposta dall'alto e la nomina di Terminelli (persona degnissima) a coordinatore cittadino, anch'essa voluta dal centro. Siamo ritornati al centralismo democratico? No, grazie.
A questo punto preferirei che gli ex dc orientati a sinistra riprendessimo un discorso con l'UDC che nel frattempo si è smarcato dalla morsa berlusconiana. Sono comunque molto confuso...